domenica 22 agosto 2010

Fotovoltaico agricolo: si o no?


Noha-”Dhi cozzi n'annu campatu tutti”. Per i non salentini “Grazie a quelle pietre abbiamo vissuto tutti noi”,è lo sfogo di un anziano del posto che nel corso della riunione tenutasi a Noha (Le) nei giorni scorsi sul tema del fotovoltaico agricolo sottolineava come trasformare ettari di campagna in una sequenza di pannelli solari porti alla distruzione di scorci di territorio da cui per generazioni la popolazione ha ricavato olio ,olive, erbe e verdure selvatiche. L'associazione “I dialoghi di Noha” ha infatti sollevato la questione se la costruzione di immensi impianti fotovoltaici nella nostra campagna non comporti, oltre allo scempio paesaggistico, una distruzione di ecosistemi e una eccessiva cementificazione del territorio in nome dello sviluppo delle energie rinnovabili. L'obiezione mossa è che , ben venga il fotovoltaico per i ben noti vantaggi in tema di emissioni di CO2 ecc. ma perchè non ubicare qui pannelli sulle abitazioni? Si eviterebbero ulteriori scempi al territorio e si determinerebbe per gli abitanti un notevole risparmio in termini di bolletta energetica se non addirittura una fonte di reddito. E poi, osservano, perchè gli amministratori pubblici tengono all'oscuro i cittadini di queste scelte così invasive per il territorio? Il dibattito è aperto

Nessun commento:

Posta un commento