sabato 27 novembre 2010

"L'eolico è competenza esclusiva dello Stato", dice la Corte Costituzionale ," Problema superato" , dicono in Regione



UNA SENTENZA SEMBRA RIMETTERE IN DISCUSSIONE LE NORME REGIONALI, MA LE SUCCESSIVE NORME RIPORTANO LA COMPETENZA ALLA REGIONE
Bari - “La produzione di energia da fonti rinnovabili è competenza esclusiva dello Stato, motivo per cui le Regioni non possono adottare discipline diverse per escludere siti non idonei all'installazione di impianti eolici”: in sostanza le Regioni non possono indicare i luoghi dove non installare gli impianti eolici perchè l'insediamento delle “Pale” deve seguire le linee guida nazionali. Con questa motivazione la Corte Costituzionale, nella sentenza n. 344 del 25 novembre scorso, ha bocciato il regolamento varato dalla Regione Puglia nel 2006 in materia di “Eolico selvaggio”. A chiedere il giudizio della Suprema Corte contro la norma regionale era stato il TAR Puglia a seguito di un ricorso presentato dalla società Farpower. Ed ora, la politica regionale in merito alla localizzazione degli impianti eolici subirà cambiamenti? Niente affatto, a parere dell'Assessore Lorenzo Nicastro che osserva come”Il regolamento del 2006 è superato dalla più recente regolamentazione approvata dal Governo che offre alle Regioni la possibilità di individuare aree non idonee mediante un documento tecnico redatto ad hoc”. La Regione Puglia ha da tempo redatto il documento tecnico in questione che dovrebbe essere approvato dalla Giunta la prossima settimana. Quindi , sembra di capire, la scelta dell'ubicazione degli impianti eolici sarà ancora prerogativa della Regione.

Vendola - Prestigiacomo: accordo fatto per interventi sul rischio geologico


210 MILIONI DI EURO A DISPOSIZIONE DELLA REGIONE PER RIMUOVERE I RISCHI IDROGEOLOGICO E IDRAULICO IN 62 COMUNI PUGLIESI


COMUNICATO STAMPA
E' stato sottoscritto il 25 novembre scorso a Roma dal Presidente della Regione Nichi Vendola e dal Ministro Stefania Prestigiacomo l’Accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Puglia, per finanziare un piano straordinario da 210 milioni di euro, diretto a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico e idraulico. Lo annuncia l’assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati.
 Gli interventi saranno finanziati con risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente per 110 milioni di euro e dalla Regione per altri 100 milioni a valere sui fondi Fas 2007-2013, destinati proprio ad interventi di risanamento ambientale.
Le azioni previste riguarderanno principalmente le zone della Puglia interessate da dissesto idrogeologico o da esondazioni ed avranno la finalità di mettere in sicurezza il territorio, attivando politiche di difesa del suolo mediante la prevenzione e la mitigazione del rischio.
Gli interventi interesseranno 62 comuni pugliesi, per più di 90 opere, oltre a quelle che interessano i due più importanti fiumi della regione, ovvero l’Ofanto e il Fortore, concentrati in prevalenza nella provincia di Foggia, sui quali saranno eseguiti interventi strutturali. In particolare, i lavori avranno l’obiettivo di consolidare i versanti in frana e di ridurre le esondazioni nelle aree ad alta pericolosità idraulica, con l’obiettivo primario di salvaguardare l’incolumità dei cittadini.
“L’accordo sottoscritto – ha dichiarato l’assessore Amati - è il risultato di un lavoro svolto in sintonia tra la Regione Puglia e il Ministero e sblocca risorse che da diversi anni giacevano inutilizzate. Con questo programma cominciamo ad affrontare in materia organica numerosissime problematiche legate al rischio idrogeologico in tutta le Regione, che è il grido di dolore e quindi la priorità delle priorità delle moderne amministrazioni pubblichi. Quest’accordo è la faccia che meno appare della medaglia della vita, perché la mancata consapevolezza sui rischi ci fa apparire sempre quella delle disgrazie.
“ L’accordo che il Presidente Vendola ha perseguito e sottoscritto, con la collaborazione eccezionale del Ministro Prestigiacomo,-continua Amati- è la risposta della politica alle lacrime di coccodrillo che si versano quando i tg ci portano in casa la notizia della morte del Cittadino avvenuta per la reazione della natura, violata dall’indifferenza umana a preservare la cosa più importante che abbiamo: la terra. Approfitto dell’occasione per ringraziare attraverso il suo Presidente Gino Perrone l’ANCI Puglia che ha costantemente monitorato e fornito indicazioni e consenso sul piano degli interventi.”

Ad Otranto si potrà ammirare la "Cappella Sistina della Preistoria"


QUASI PRONTO IL PROGETTO "LA GROTTA DEI CERVI IN 3D"

Otranto – Sarà possibile tra breve poter assistere nei sotterranei del Castello di Otranto ad una ricostruzione virtuale e tridimensionale dei grafiti presenti nella grotta dei cervi di Porto Badisco, importante testimonianza preistorica meglio conosciuta come la “Cappella Sistina della Preistoria”. L'annuncio è stato dato nei giorni scorsi ad Otranto dove è in fase avanzata il progetto di recupero e di divulgazione delle pitture presenti nella grotta denominato “La grotta dei cervi di Porto Badisco in 3D”avviato nel 2003 e attuato grazie alla collaborazione tra Università del Salento, Sovrintendenza ai Beni Culturali, CNR Canadese e Caspur Roma. Tutte le immagini delle pitture presenti nella grotta sono state acquisite, caricate su computer, visualizzate in 3D e saranno poi proiettate nelle sale del Castello di Otranto con effetto visivo simile al vivo: i visitatori avranno le stesse sensazioni che avrebbero all'interno della grotta con il vantaggio di preservare il sito dai danni che la presenza di tante persone può determinare sulle antichissime pitture.

150 mila euro per l'area archeologica di Ugento


SARANNO PORTATE ALLA LUCE LE VESTIGIA DELL'ANTICO PORTO DI OZAN
Ugento – Sarà bandita a breve la gara d'appalto per i lavori di recupero dell'area archeologica di Torre San Giovanni, marina del Comune di Ugento. Il Governo ha stanziato per questo intervento 150 mila euro che saranno gestiti dal Comune per recuperare le tracce storiche ancora sepolte nel sito che risale al IV secolo avanti Cristo. Dal 1986 l'area in questione, dove sorgeva il porto dell'antica Ozan, è stata dichiarata di interesse culturale e nel sottosuolo si presume siano sepolti importanti reperti archeologici. L'opera di recupero inizierà con uno scavo a mano per poi mirare a consolidare il sito e far emergere e recuperare i reperti.

sabato 20 novembre 2010

CENTRALE A BIOMASSE DI CASARANO: SERRAVEZZA SCRIVE A VENDOLA


"IL COMUNE SI OPPONGA ALL'ECOMOSTRO!": E' POLEMICA A CASARANO
Casarano- “Quanto avviene a Casarano non è degno di una comunità civile”. A sostenerlo in una lettera inviata nei giorni scorso al Presidente della Regione Nichi Vendola è l'oncologo e Presidente della Lega tumori di Lecce Giuseppe Serravezza.
“Abbiamo ripetutamente chiesto al Sindaco di Casarano -continua Serravezza-, così come già avvenuto a Lecce, un gesto di responsabilità che scongiuri risvolti drammatici per una vicenda che non sarebbe mai dovuta cominciare. Non abbiamo avuto risposte. Anzi il Sindaco, dimentico del suo ruolo pubblico, e spingendosi fino all'intimidazione delle persone che hanno espresso la loro contrarietà ad "Heliantos 2", non ha avuto alcun pudore a perorare la causa della centrale a biomasse, quasi fosse lo stesso Comune di Casarano a proporla, a mo' di panacea dei tanti mali che affliggono una città che, sotto tutti i punti di vista, appare in notevolissima difficoltà. Non il bene comune è l'obiettivo di questa centrale, lo abbiamo denunciato a gran voce da tempo ed in tutte le sedi, ma solo un interesse privato che si fa beffe delle reali esigenze di sviluppo del territorio e della salute dei cittadini.”Come è noto tre anni fa la società Italgest ha chiesto di costruire a Casarano una centrale a biomasse della potenza di 25 MW meglio nota come progetto “Heliantos 2” per distinguerla da analogo progetto presentato e poi bocciato a Lecce. Contro il progetto sono insorte le associazioni ambientaliste che hanno segnalato possibili danni all'ambiente e quindi alla salute dei cittadini per le modalità di utilizzo della centrale e soprattutto per le sue dimensioni: sul “No alla centrale”sono state raccolte 7500 firme tra gli abitanti di Casarano e dei Comuni limitrofi e si è creata una ferma opposizione anche tra i gruppi consiliari di Casarano di PDL, IDV,PD, SEL. La ASL, l'ARPA e la Provincia hanno chiesto chiarimenti sul progetto, mentre il Comune di Casarano che ha rilasciato al progetto di Italgest la conformità urbanistica, non si è ancora pronunciato nel merito , anche se il Sindaco De Masi nel corso di una intervista ad una rete televisiva si è dichiarato favorevole.

PNEUMATICI USATI E AMBIENTE: IN PUGLIA IL RECORD DEI SEQUESTRI


NELLE REGIONI MERIDIONALI IL MAGGIOR NUMERO DI DISCARICHE ILLEGALI
Bari – Con la non invidiabile cifra di 230 discariche abusive sequestrate dal 2005 al 2010 la Puglia è in testa alla vergognosa classifica delle regioni italiane dove i sequestri sono stati effettuati. Nello stesso periodo meglio di noi (si fa per dire) hanno fatto la Calabria con 159 discariche, la Sicilia con 141, la Campania con 139, il Lazio con 77 discariche sequestrate. Lo comunica “Copertone selvaggio” , il rapporto di Legambiente ed Ecopneus(società che raccoglie i primi sei produttori di pneumatici). In totale sono 87.000 le tonnellate di pneumatici fuori uso smaltite illegalmente nel periodo 2005-2010. Nel rapporto si legge anche che, a fronte dei 36 milioni di pneumatici per auto, moto, autocarri che l'industria produce in un anno solo il 75 per cento ritorna alle ditte di riciclaggio, il restante 25 per cento è smaltito illegalmente. Il triste primato della Puglia e di tutte le regioni meridionali in questa classifica deve far riflettere

Giovani agricoltori e ambiente: ecco un programma europeo


IL PROGRAMMA "CLIMATE FARMERS" PER SCAMBIARSI LE ESPERIENZE
Bari- Aumentare la consapevolezza dei giovani agricoltori europei sulla possibilità concreta di ridurre le emissioni di gas, raccogliere e archiviare le esperienze, rendere disponibili le informazioni facilitandone la condivisione. Sono i risultati che vuole raggiungere che il programma CLIMATE FARMERS : si tratta di un programma sviluppato dal CEJA (Consiglio Europeo dei giovani agricoltori) in collaborazione con la NAJK, l'organizzazione dei giovani agricoltori dei Paesi Bassi e finanziato dal Ministero olandese dell'Agricoltura.
L’obiettivo del progetto è indagare su cosa le nuove generazioni di agricoltori europei fanno nelle loro aziende per ridurre le emissioni di gas serra e raccogliere e condividere informazioni sulle tecniche più efficaci utilizzate.
La partecipazione a questo programma permetterà ad ognuno, presentando la propria esperienza, di dare un contributo alla causa della salvaguardia dell’ambiente e allo stesso tempo consentirà di accedere ad un’enorme banca dati di best practice dei colleghi europei.
L’adesione al CLIMATE FARMERS non comporta nessun costo e non dà diritto a nessun premio, ma vuole soltanto essere uno stimolo per le nuove generazioni di agricoltori a fare sempre meglio, ponendosi come obiettivo fondamentale uno sviluppo sostenibile. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'URP della Regione Puglia che attraverso la sua sede di Bruxelles ha diffuso l'iniziativa.

24 nuovi alberi piantati a Specchia


CELEBRATA LA GIORNATA DELL'ALBERO
Specchia – 24 alberi, tanti quanti i bambini nati quest'anno nel piccolo Comune della provincia di Lecce, saranno piantati in un parco pubblico domenica 21 novembre a Specchia. L'iniziativa che si inserisce nelle manifestazioni legate alla “Giornata nazionale dell'albero”, è stata concepita per sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza della presenza degli alberi nelle nostre città. Più verde significa aria più pulita e riduzione delle emissioni nocive che il protocollo di Kyoto si prefigge di ridurre gradualmente in tutto il pianeta.

sabato 13 novembre 2010

Contro le trivelle petrolifere nel mare di Puglia opposizione della Regione: "faremo le barricate"




UNA SOCIETA' BRITANNICA VUOLE ESTRARRE IL PETROLIO DAVANTI A OTRANTO E POLIGNANO

Bari. Contro l'ipotesi di trivelle petrolifere nel mare di Puglia insorge la giunta regionale che per bocca del Presidente Nichi Vendola annuncia le barricate per scongiurare questa eventualità. “Ci metteremo di traverso in tutti i modi previsti dalla legge: la Puglia ha investito ingenti risorse in energie rinnovabili e non intende arretrare sulla sua politica energetica” ha dichiarato Vendola nei giorni scorsi. Ma di cosa si tratta? La società Norther Petroleum con sede a Londra nella cui borsa valori è quotata e che realizza ricerche petrolifere mediante trivellazioni sottomarine in tutto il mondo con 102 milioni di barili estratti ogni anno ed è attualmente impegnata in Italia, Regno Unito, Olanda e Sud America ha richiesto al Governo italiano l'autorizzazione a cercare il petrolio al largo di Polignano e di Otranto. Nel mare di Puglia potrebbero quindi sorgere piattaforme petrolifere a poca distanza per la costa. Dopo il disastro della BP nel golfo del Messico e la successiva catastrofe ambientale gli interrogativi su queste trivellazioni si fanno sempre più inquietanti. C'è poi la questione dell'impatto visivo negativo sul panorama che queste torri potrebbero determinare in una regione che ha nella bellezza del suo mare il suo punto di forza per l'offerta turistica. Da qui le proteste del Governo regionale.

Immondizia nel Parco di Punta Pizzo


RIFIUTI A RIDOSSO DI UNA DELLE SPIAGGE PIU' BELLE DEL SALENTO

Gallipoli- Secchi di vernice, materassi, scarti di lavorazione dell'edilizia, plastica, cerchi di auto: in prossimità della spiaggia di Lido Pizzo la varietà dei rifiuti abbandonati sul ciglio della strada non ha limiti. Si tratta sicuramente di rifiuti scaricati di recente, almeno a parere degli ambientalisti, che prima dell'inizio della stagione balneare avevano bonificato l'area del Parco regionale Isola di Sant'Andrea e Punta Pizzo nel tratto che conduce dai grandi alberghi verso la litoranea per Santa Maria di Leuca in direzione Sud. Ancora uno scempio ambientale nel tanto decantato”Salento da amare” che qualcuno si ostina ancora a non voler amare e preservare: e le amministrazioni pubbliche dove sono?

Pubblicati gli elenchi di chi avrà gli aiuti per l'agricoltura biologica


CONTRIBUTI REGIONALI A CHI PRODUCE CON METODI NATURALI

Bari - Sono stati pubblicati venerdì 12 novembre scorso gli elenchi degli agricoltori che hanno titolo per ottenere gli aiuti regionali per l'agricoltura biologica. I titolari di aziende agricole che hanno visto accettata la propria domanda redatta in base al bando della Regione Puglia pubblicato il 16-4-2009 si impegnano a portare avanti un progetto coordinato e controllato di colture agricole prive di concimi e diserbanti chimici ma esclusivamente a ciclo biologico: in cambio riceveranno aiuti economici e consulenza tecnica dalla Regione. Lo Comunica l'URP di Bari che aggiunge che nei prossimi giorni gli agricoltori idonei riceveranno comunicazione tramite posta raccomandata.

"L'incenerimento del CDR non è nocivo", ma pochi ci credono


A GALATINA IL RECORD DI TUMORI AL POLMONE IN ITALIA: I RISULTATI TRANQUILLIZZANTI DEL CONVEGNO NON CONVINCONO E MONTA LA POLEMICA

Galatina- Delusione tra gli ambientalisti per le conclusioni alle quali sono giunti i partecipanti al 2°Convegno sull'incenerimento dei rifiuti tenutosi a Galatina il 10 novembre scorso. Da giorni nella città e nei Comuni limitrofi le popolazioni sono in allarme per la possibilità, ventilata di recente, che il cementificio Colacem incenerisca la frazione secca dei rifiuti urbani denominata CDR e a tale scopo è stata avviata una raccolta di firme di protesta. Il Prof. Giorgio Assennato, direttore generale dell'agenzia di controllo dell'inquinamento ARPA ha infatti dichiarato nel corso del Convegno che non esistono evidenze scientifiche sulle effetti delle nonoparticelle liberate dagli inceneritori sulla salute. In merito alla proposta di ridurre al minimo la parte indifferenziata dei rifiuti urbani incentivando la raccolta differenziata porta a porta seguendo in questo gli esempi virtuosi di alcuni comuni del Nord come Vedelago in provincia di Treviso che ricicla il 99 per cento dei rifiuti urbani, a parere di Assennato nel Sud questi obiettivi non sono raggiungibili a causa delle diverse abitudini delle genti meridionali. Assennato dimentica, obiettano gli ambientalisti, che piccoli Comuni della Puglia come Zollino e Melpignano e le stesse frazioni di Galatina separano i rifiuti da tempo con il “porta a porta” con risultati eccellenti. Sempre nel corso del Convegno il Sindaco di Galatina, Giancarlo Coluccia ha poi sorpreso la platea informando che se il cementificio Colacem è spesso nell'occhio del ciclone per le minacce all'ambiente , altre minacce ancora più subdole vengono da altre aziende sparse nel territorio, più piccole e quindi meno controllate. “Ma come,” osservano gli ambientalisti, “se il Sindaco , cioè la massima autorità locale è a conoscenza di questi fatti, perché non interviene per bloccarli?”. Unica voce dissonante di un convegno che nelle sue conclusioni vorrebbe tranquillizzare le popolazioni circa i rischi dell'incenerimento del CDR è stata quella dell'oncologo Giuseppe Serravezza, presidente della Lega tumori di Lecce che ha reso noti i risultati di una ricerca del registro tumori salentino che ha riscontrato a Galatina e nei Comuni limitrofi una incidenza altissima di tumori al polmone tanta da far balzare la città ai primi posti nella non invidiabile classifica nazionale dei casi di cancro per numero di abitanti. Le fabbriche inquinanti non c'entrano niente? Ci si chiede. Sull'argomento si registra la presa di posizione del Comitato intercomunale”Non inceneriamo il nostro futuro” e del Comitato civico”Cambiamo aria” di Galatina che in una nota osservano come ”Ancora una volta, con questo convegno, si è data dimostrazione di come il cittadino è costretto alla misera e indegna condizione di pura e semplice CAVIA, con l'unica insufficiente e per nulla rassicurante promessa di “monitoraggio” a posteriori dopo che l'attivazione di micidiali processi industriali altamente inquinanti avrà causato devastanti e immancabili danni sanitari e ambientali pagati a carissimo e durissimo prezzo, come sempre, con la salute e la vita di tutti noi ".

domenica 7 novembre 2010

A Galatina il 10 novembre convegno sul CDR


2° convegno: "CDR - Stato delle conoscenze in campo ambientale e sanitario in materia di coincenerimento".

COMUNICATO STAMPA

Galatina-Si terrà Mercoledì 10 novembre 2010 – alle ore 16.00 – presso il Palazzo della Cultura “Zeffirino Rizzelli” – Sala C. Contaldo – in Piazza Alighieri, organizzato dal Comune di Galatina,il 2° convegno dal tema: “CDR – Stato delle conoscenze in campo ambientale e sanitario in materia di coincenerimento”.
Interverranno: Prof. Giorgio Assennato (ARPA Puglia), Dr. Vito Lorusso (Primario Oncologico Ospedale “Vito Fazzi” - Lecce, Dr.ssa Anna Melcarne (Registro Tumori di Lecce), Dr. Giuseppe Serravezza (Lega Tumori di Lecce), il sindaco di Galatina Dr. Giancarlo Coluccia e l’Assessore all’Ambiente di Galatina Avv. Carmine Spoti.
Moderatore Danilo LUPO.

Salento da amare o grande pattumiera? Ancora una discarica abusiva sequestrata




C'ERA ANCHE UNO SCAFO IN VETRORESINA TRA I RIFIUTI SPECIALI SEQUESTRATI DALLA FINANZA IN UN OLIVETO A BORGAGNE

Melendugno- Carcasse di auto, motori, batterie, motociclette, pneumatici, lastre di eternit, bidoni in ferro e plastica, perfino uno scafo in vetroresina: è quello che i finanzieri della Compagnia di Otranto hanno rinvenuto in un terreno agricolo coltivato ad oliveto a Borgagne frazione di Melendugno. Si tratta di un'area di circa 1000 metri quadrati su cui erano stati accatastati rifiuti speciali che devono essere smaltiti secondo normative rigorose: naturalmente il terreno è stato sequestrato e per la proprietaria è scattata la denuncia penale. Da indagini espletate sembra che responsabile dello scempio ambientale sia il padre della proprietaria che aveva trasformato un anonimo oliveto in una discarica a cielo aperto piena di rifiuti altamente pericolosi per l'ambiente. Dall'inizio dell'anno Il Comando provinciale di Lecce della Guardia di Finanza ha sequestrato un milione e 900 mila chili di rifiuti smaltiti illegalmente e denunciato 26 persone, ma i ritrovamenti di discariche abusive nel Salento si susseguono a ritmo quasi giornaliero. Basterà l'opera encomiabile delle forze di Polizia per stroncare quello che non è semplicemente un malcostume ma un vero e proprio crimine contro la collettività?

sabato 6 novembre 2010

Dal Governo un miliardo in meno per l'ambiente



IL BUDGET DI TRE ANNI DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE EQUIVALE AL COSTO DI QUATTRO CACCIABOMBARDIERI F35(nella foto)

Roma- Da un miliardo e 649 milioni di euro stanziati nel 2008 il ministero dell'Ambiente potrà contare del 2011 su un bilancio di soli 513 milioni di euro. Un miliardo in meno, quindi a disposizione per il ministero retto da Stefania Prestigiacomo a seguito dei tagli operati da quella che un tempo si chiamava legge finanziaria e adesso si chiama "Legge di stabilità". E non andrà meglio nei prossimi anni: il ministero avrà un budget di 504 milioni nel 2012 e di 498 milioni nel 2013. La scure di Tremonti si è accanita un po' su tutti i ministeri con tagli significativi ai bilanci ma ai due opposti e cioè il ministero più "tagliato" e quello meno ci sono il dicastero dell'Ambiente con i maggiori tagli e quello della Difesa con i minori tagli. Contro un taglio medio di bilancio che per tutti i ministeri si attesta sul 20% il ministero dell'Ambiente subirà una riduzione del 60% preparandosi quindi ad una lenta agonia. Secondo i calcoli del wwf infatti, lo stanziamento totale per il ministero dell'Ambiente per i prossimi tre anni equivale al costo di quattro cacciabombardieri F35 o di una Fregata per la Marina. Insomma siamo pronti a fare guerre remote e lontane ma siamo sempre più disarmati per combattere frane, alluvioni, calamità naturali e disastri vari che minacciano il nostro martoriato Paese. Pensare che l'Italia era un tempo, per il grande numero delle sue risorse naturali, artistiche e culturali, conosciuto come il "Bel Paese".

SABATO 6 NOVEMBRE A CORSANO (LE) CONVEGNO SUL RICICLO


COMUNICATO STAMPA

Sabato 6 Novembre, appuntamento da non mancare presso l’Auditorium Comunale di Corsano, ore 16:00 per un Convegno di grande rilievo economico e sociale.
Il tema sarà la gestione virtuosa dei rifiuti e come creare lavoro attraverso le buone pratiche.
Interverranno la Dott.ssa Carla Poli ideatrice del Centro Riciclo Vedelago di Treviso, l’Ing. Alessandro Marseglia del Centro di Progettazione Design & Tecnologie Dei Materiali di Brindisi, il Dott. Luigi Russo Presidente del Centro Servizi Volontariato Salento, il Dott. Corrado Russo Presidente dell’Associazione GAIA e il Dott. Biagio Cazzato, Sindaco del Comune di Corsano.
Il Convegno aprirà con la presentazione dell’esperienza di GAIA, associazione di volontariato che stimolando la cittadinanza, sensibilizzando le istituzioni e lavorando sulla progettazione integrata è riuscita a incidere positivamente sul proprio territorio attraverso interventi di riqualificazione e fruizione sostenibile.
Il Centro Riciclo Vedelago (C.R.V.), con lo slogan “Riciclare, recuperare, ridurre, riutilizzare”, individua i propri impegni e le proprie responsabilità nei riguardi della clientela e dell’ambiente. Il CRV si occupa delle opportunità tecniche e giuridiche per valorizzare i rifiuti: la gamma di materie prime secondarie comprende interi settori industriali alimentati da materie prime originate dai rifiuti: quelli che non hanno caratteristiche sufficienti per essere direttamente utilizzati come materie prime secondarie subiscono un trattamento di riduzione, estrusione e granulazione dal quale si ottiene un granulato plastico di varie dimensioni atto ad essere impiegato nell’industria plastica di stampaggio e in edilizia. Il CRV inoltre si occupa di promuovere attività di ricerca e innovazione coinvolgendo Istituti di Ricerca e Università, nonché attività di formazione per le scuole di ogni ordine e grado. Il 15 ottobre scorso il CRV ha siglato un protocollo di intesa con la Provincia di Benevento per l’implementazione di un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) con annesso Impianto di Estrusione per la produzione di Materie Prime Seconde (MPS).
Il CETMA è un centro di ricerca applicata ed ingegneria industriale avanzata.
Le sue specifiche competenze riguardano tecnologie pervasive come Ingegneria dei materiali, Ingegneria informatica, Design industriale. Utilizzando in forma integrata queste competenze, esso sviluppa soluzioni innovative riguardanti materiali, processi, componenti e sistemi per applicazioni nell’industria e nei servizi.
L’evento è organizzato nell’ambito del Progetto “Le Vie del Sale”, finanziato con il bando di Perequazione Sociale 2008 erogato dal Centro Servizi Volontariato Salento (CSVS)