sabato 18 dicembre 2010

Il rifiuto come risorsa e non come problema: nasce a Leverano l'ecocentro comunale




POTRANNO UTILIZZARLO GRATUITAMENTE I CITTADINI DI LEVERANO E NON SOLO LORO

Leverano - A partire da martedi 21 dicembre i cittadini di Leverano e dei Comuni vicini avranno a disposizione un'isola ecologica dedicata alla raccolta dei rifiuti urbani separati e selezionati per tipologia.
Il neonato Ecocentro comunale, che sorge nella zona artigianale alla via per Veglie, voluto dall'Amministrazione giudata da Cosimo Durante, sarà inaugurato martedì alla presenza del Presidente dell'ATA Lecce, Giovanni Garrisi e sarà aperto al pubblico il lunedì, mercoledì, sabato dalle 10 alle 12. I cittadini potranno così conferire in modo del tutto gratuito i rifiuti urbani separati per tipologie: carta e imballaggi, plastica e metallo, vetro, legno, materiali ferrosi, farmaci scaduti, olii vegetali, apparecchiature elettroniche e indumenti in disuso.
L’Ecocentro comunale è una stazione ecologica attrezzata finalizzata alla razionalizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati, presso la quale possono essere conferite tutte le frazioni merceologiche di rifiuto suscettibili di riciclaggio, recupero e/o riutilizzo, i Raee (rifiuti da apparecchiature elettroniche), gli ingombranti e durevoli. L’impianto, realizzato dall’Ato Lecce e finanziato con i fondi Por Puglia 2000-2006 per il miglioramento del sistema gestione rifiuti, sarà gestito dalla ditta Monteco srl, che attuerà anche iniziative miranti alla diffusione della cultura ambientale, promuovendo tra i cittadini di ogni livello azioni di partecipazione e senso di responsabilità verso l’ambiente.

Otranto: i sub volontari ripuliranno i fondali del porto


DOMENICA 19 DICEMBRE IL PRIMO DEGLI APPUNTAMENTI CON IL MARE E L'AMBIENTE IDEATI DALLA LEGA NAVALE


Otranto – Prenderà il via domenica 19 dicembre il ciclo di iniziative che la sezione di Otranto della Lega navale Italiana ha programmato in occasione delle festività natalizie. Dalle 9 alle 13 un gruppo di sub della Lega navale scandaglieranno i fondali del porto per tentare di recuperare una parte dei rifiuti, plastiche , vetro, legno ecc. che vengono riversati in mare dall'uomo e che le correnti spingono verso la costa: i rifiuti così raccolti saranno smaltiti secondo i canoni della raccolta differenziata. Sarà possibile per tutti seguire le fasi della raccolta dei rifiuti, ideata dalla Lega proprio per mostare al pubblico la incredibile quantità e varietà di rifiuti che vengono, con atto criminale, abbandonati ogni giorno in mare. Nel pomeriggio di domenica, con inizio alle 15 gli stessi sub organizzeranno una processione che, dalla sede della Lega consentirà loro di raggiugere lo scoglio denominato”Pietra grossa” dove collocheranno le statue di San Giuseppe, della Madonna e il giaciglio dove il 24 dicembre prossimo sarà adagiata la statua di Gesù bambino. Per tutto il periodo natalizio lo scoglio sarà illuminato da fari e sarà così visibile dai bastioni. In concomitanza con la processione dei sub, presso il molo dei Beati Martiri in prossimità della villa comunale, sarà allestito uno stand gastronomico con musica e somministarzione di calamarii fritti, pittule e vino. Il ricavato della manifestazione sarà devoluto a sostegno della Misericordia di Otranto.

sabato 11 dicembre 2010

Domenica grande manifestazione a Soleto per dire no all'inceneritore Colacem


ASSICURATA LA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ANTONIO GABELLONE


Soleto - Al grido "lasciateci respirare"Soleto dice "basta" all'inquinamento ambientale e dice no alla richiesta del cementificio Colacem di coincenerire i rifiuti nel camino della fabbrica che sorge alla periferia di Galatina. Per perseguire questo obiettivo domenica mattina 12 dicembre prossimo una grande manifestazione spontanea di privati cittadini, associazioni, amministratori percorrerà le strade di Soleto. Ad organizzarla il Comitato intercomunale"Non inceneriamo il nostro futuro", l'Associazione "Nuova Messapia", il Forum Ambiente e Salute del Salento, il Coordinamento civico per la tutela del territorio e della salute del cittadino, il Comitato Soletano antinquinamento. La manifestazione che si snoderà per le vie del paese partendo dalla extramurale con soste in prossimità dell'incrocio per Sogliano Cavour, da cui si vede la imponente mole del cementificio, farà tappa in largo Osanna dove tra i cittadini che simbolicamente sventoleranno un ramoscello d'olivo quasi a ricordare la bellezza e la biodiversità del territorio salentino ci saranno gli interventi dei sindaci dei Comuni limitrofi. In conclusione è previsto l'intervento, particolarmente atteso visto che la decisione finale sulla richiesta dell'azienda di Gubbio spetta alla Provincia, del Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone. In un comunicato congiunto le associazioni che promuovono la manifestazione osservano che " "L'intera cittadinanza alza il capo e dice: "Basta!". L'assurda richiesta del, già tanto inquinante, cementificio Colacem di ottenere dalla Provincia di Lecce l'autorizzazione altamente lucrosa per bruciare rifiuti è stata la goccia che ha fatto traboccare definitivamente un vaso troppo pieno di lutti e dolori. Sono i lutti per i tanti concittadini, parenti, giovani, amici, studenti, lavoratori e laureandi morti di tumore negli ultimi anni, per cause legate all'inquinamento ambientale.Gli studi epidemiologici diffusi dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori) hanno evidenziato come i dati di mortalità per tumore registrati nella città di Soleto e nei comuni limotrofi (Galatina, Noha, Aradeo, Collemeto, Sogliano Cavour, Corigliano d'Otranto, Cutrofiano, Maglie) sono sensibilmente più alti che nel resto del territorio. Guarda caso si scopre facilmente che si tratta degli esatti comuni dell'hinterland del cementificio Colacem. Per questo motivo domenica mattina la città di Soleto, il suo sindaco, lo stendardo comunale e tutta la cittadinanza scenderanno nelle vie del paese, per una grande manifestazione dall'eloquente titolo “Lasciateci Respirare!. L'appello alla massima partecipazione viene esteso a tutti gli altri comuni vicini colpiti dalla stessa tragedia e a tutti i cittadini del Salento, finalmente pieni della consapevolezza dell'importanza del difendere l'ambiente per difendere noi stessi, affinché si uniscano domenica alla gente di Soleto per esprimere, tutti insieme, la forte indignazione per un regime politico-imprenditoriale che ha anteposto gli interessi dei privati a quelli pubblici di tutti noi, al diritto alla salute e alla libertà di vivere in un ambiente sano e bello”.


sabato 4 dicembre 2010

La Puglia in testa per emissioni di CO2 tra le regioni d'Italia


LO COMUNICA GREENPEACE NEL SUO RAPPORTO ANNUALE

Bari – La Puglia è la regione d'Italia che produce maggiore quantità di CO2 nell'atmosfera, pur non essendo la regione a maggiore sviluppo industriale : è quanto segnala l'organizzazione ambientalista internazionale Greenpeace nel suo rapporto annuale. Per comprendere i motivi di questo triste record basti considerare che la sola centrale a carbone Enel di Brindisi Sud ha immesso nell'atmosfera nel corso del 2009 13 milioni di tonnellate(Mt) di CO2, seguita a ruota dalla centrale Edison di Taranto con 5,9 Mt annue. Secondo la direttiva europea in materia di inquinamento, il limite per impianto non dovrebbe superare i 10,4 Mt, ma la sola centrale di Brindisi supera abbondantemente il limite. Sempre scorrendo il rapporto di Greenpeace si apprende poi che le emissioni nocive sono complessivamente in diminuzione: nel 2009 in Italia sono state emesse 502 Mt di CO2 contro le 538 Mt emesse nel 2008 sia a causa della crisi economica che ha frenato la produzione in molti settori sia per il sempre più ampio ricorso alle fonti rinnovabili come eolico e solare che costituiscono ormai il 20% dell'energia prodotta nel nostro Paese. “Nonostante questo-ha dichiarato Domenico Belli, responsabile della campagna clima di Greenpeace- si parla ancora di nucleare e di carbone dimenticando che se le nuove centrali verranno realizzate l'Italia sforerà i parametri sottoscritti con il protocollo di Kyoto in tema di riduzione delle emissioni con conseguenti applicazioni di pesanti multe da centinaia di migliaia di euro che colpiranno il nostro Paese”.
L'alternativa, a giudizio di Greenpeace e di tutti gli ambientalisti, è orientare il nostro sistema economico verso la produzione di energia da fonti rinnovabili e curare in maniera più severa l'efficienza energetica degli impianti.

A Soleto scoperto un sito archeologico durante i lavori di scavo


PREOCCUPAZIONE DEGLI AMBIENTALISTI PER LO SCEMPIO DEL TERRITORIO: LA POSIZIONE DEL FORUM AMBIENTE SALUTE
Soleto -Nei giorni scorsi, duranti i lavori di scavo per interrare dei cavi elettrici provenienti da una centrale fotovoltaica è stata scoperta a Soleto in via Machiavelli, a pochi metri di profondità una tomba messapica con corredo costituito da vasellame dipinto. Avvertiti da alcuni cittadini, sono intervenuti i finanzieri del Comando di Maglie che hanno interrotto il lavoro della ruspa ed hanno chiesto l'intervento di recupero della Sovrintendenza ai Beni archeologici. Come da tempo è noto, Soleto, per alcuni la “Pompei del Salento” custodisce a pochi metri di profondità innumerevoli reperti archeologici di varie epoche e in particolare, sembra accertato che la tomba venuta casualmente alla luce nei giorni scorsi faccia parte di un insediamento messapico che si estende per centinaia di metri. Da qui le proccupazioni di studiosi e ambientalisti che ritengono minacciti queste importati testimonianze del passato dai lavori di scavo che periodicamente sventrano le vie della cittadina salentina. In particolare il” Forum Ambiente e Salute” di Lecce manifesta in un comunicato stampa le sue preoccupazioni e con lo slogan”La Pompei del Salento sfegiata dagli avvoltoi del fotovoltaico selvaggio”, chiede al “Comune di Soleto l'immediato intervento di blocco dei lavori che, per altro- si legge nel comunicato-porteranno un grosso cavidotto, fonte certa di emissioni elettromagnetiche a lambire le case”. Si chiede inoltre l'intervento della Sovrintendenza ai Beni Archeologici perchè censisca i danni gia compiuti e scongiuri altre profanazioni e infine si sollecita la Magistratura perchè vigili sulle legittimità delle decine di concessioni concesse dalla Amministrazioni locali ai mega impianti fotovoltaici.

Brindisi: il rigassificatore si farà e intanto vengono confermate 11 assunzioni




LO COMUNICA BRINDISI LNG, LA SOCIETA' CHE DOVREBBE COSTRUIRE L'IMPIANTO

Brindisi - La società Brindisi Lng che intende costruire e gestire il rigassificatore di Brindisi previsto, secondo il progetto in località Capobianco, ha confermato venerdì 3 dicembre, nel corso di un incontro coi sindacati, la propria volontà di portare a termine in breve tempo il progetto. Nel corso dell'incontro, svoltosi nella sede di Confindustria Brindisi e al quale erano presenti oltre ai rappresentanti dell'azienda, rappresentanti degli industriali e dei sindacati CGIL, CISL, UIL, UGL, Brindisi Lng ha annunciato anche che trasformerà gli attuali contratti a tempo determinato per 11 lavoratori in altrettanti contratti a tempo indeterminato. In risposta all'iniziativa dell'azienda, confindustria e sindacati, in una nota congiunta hanno preso atto favorevolmente dell'annuncio e rimangono in attesa di ulteriori sviluppi favorevoli in campo occupazionale.

A Taranto class action contro l'ILVA



RICHIESTO UN RISARCIMENTO DI TRE MILIONI DI EURO PER I DANNI ALLA CITTA'


Taranto – Ed ora i tarantini possono fare causa all'ILVA: lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il portavoce nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. A disposizione dei cittadini che lo vorranno è stato infatti costituito un pool di avvocati guidato dall'avv. Valentina Stefutti che ha maturato una analoga esperienza difendendo i cittadini di Casale Monferrato nel processo contro l'Eternit. L'idea è di promuovere una class action, cioè una azione collettiva di risarcimento per i danni all'ambiente e quindi alla salute dei tarantini che l'ILVA ha provocato in questi anni. Fino a tre milioni di euro in totale l'ammontare del risarcimento richiesto. Come è noto a Taranto viene prodotto il 98% della diossina di tutta Italia e, per una ordinanza del Sindaco è persino vietato ai bambini di giocare con la terra, tale è il livello di inquinamento che hanno raggiunto l'aria il suolo e l'acqua . Nel mirino di Bonelli è poi finito il Governatore della Puglia Nichi Vendola, ''reo'' di non aver risposto alla richiesta dei Verdi di avviare una indagine epidemiologica per i cittadini di Taranto. ''Questa - ha sottolineato Bonelli - sarebbe la prova del reato, uno strumento importante per i cittadini che chiedono giustizia, ambientale e sociale. Ormai a Taranto – osservano i Verdi -la diossina è nel terreno, è entrata nella catena alimentare, nel latte materno e continua a mietere vittime”.

Tra discarica e Colacem, incontro a Corigliano domenica 5 dicembre



APPUNTAMENTO DOMENICA ALLE 11 IN PIAZZA VITTORIA A CORIGLIANO PER INTERROGARSI SUL FUTURO

-COMUNICATO STAMPA-

"CORIGLIANO TRA DISCARICA E COLACEM: quale futuro per le nostre famiglie", questo il titolo dell'incontro promosso dal Coordinamento Civico per la tutela del territorio e della salute dei cittadini per informare la cittadinanza sugli esiti sfavorevoli del ricorso al TAR promosso dalle associazioni contro le deroghe previste nel piano di tutela delle acque della Regione Puglia, che di fatto consentono l'apertura della discarica sull'unica grande falda del Salento a Corigliano d'Otranto. Le associazioni ritengono confuse le argomentazioni dei giudici del tribunale amministrativo di Lecce e ricorreranno in appello al Consiglio di Stato nella speranza che si possa fare veramente chiarezza giuridica e scientifica sulla vicenda, auspicando che questa volta l'iniziativa sia ripresa direttamente dalla nuova amministrazione comunale di Corigliano (intervenuta finora solo "ad adiuvandum" nel ricorso al TAR promosso dalle associazioni), che sta dando grande priorità al problema. Infatti, all'inizio di Novembre il Consiglio comunale di Corigliano d'Otranto ha approvato all'unanimità una delibera, a cui hanno contribuito tutti i gruppi consiliari e le stesse associazioni in veste di consulenti tecnici, per dichiarare ufficialmente la contrarietà della comunità coriglianese all'entrata in esercizio della nuova discarica dopo che nuovi e preoccupanti elementi sono emersi col ritrovamento del percolato al di sotto della vecchia discarica chiusa negli anni '80 dall'acquedotto pugliese. E proprio la richiesta di immediata bonifica del vecchio sito di sversamento è al secondo punto della delibera consiliare approvata a Corigliano, che si spinge fino a delineare una soluzione alternativa (che vedrebbe peraltro non contraria la stessa ditta appaltatrice) fondata sull'avvio di una vera raccolta differenziata spinta in tutti i Comuni dell'ATO Lecce/2 e la trasformazione di parte dell'impianto di biostabilizzazione di Poggiardo in un vero e proprio impianto di compostaggio (visto che ne sono previsti ben 6 nel territorio ATO). L'incontro pubblico di domenica servirà anche ad informare i cittadini di Corigliano sulla richiesta di Colacem di bruciare rifiuti (CDR), oltre al carbone oggi già utilizzato, nel suo impianto di via Corigliano a Galatina. Questa richiesta è giudicata insostenibile dalle associazioni in quanto comporterebbe l'aumento dell'impatto ambientale già negativo che la Colacem avrebbe sui vicinissimi centri abitati, in una situazione sanitaria caratterizzata da un aumento della mortalità per tumori rispetto a quella attesa in tutti i
Comuni limitrofi della Grecia Salentina, che di fatto hanno espresso (da Soleto a Sogliano fino proprio a Corigliano) la loro netta contrarietà approvando apposite delibere consiliari trasmesse alla provincia di Lecce, a cui oggi fanno appello anche le associazioni dei cittadini. Alla luce di ciò, potrebbe apparire ambiguo l'atteggiameno del sindaco di Galatina, intervenuto nell'incontro pubblico galatinese di Domenica scorsa quasi a difesa della richiesta di Colacem di incenerire CDR nei suoi camini. Su questo punto le associazioni chiedono chiarezza al Sindaco di Galatina: dal momento che nello specifico contesto ambientale e sanitario della Grecia Salentina la richiesta di Colacem è insostenibile ed irricevibile, i cittadini sono interessati a comprendere in un nuovo pubblico confronto le motivazioni che hanno spinto finora il Sindaco di Galatina, unico tra tutti, a restare ancora in bilico o addirittura a giustificare la richiesta di Colacem di portare nel cuore della Grecia Salentina l'incenerimento di rifiuti oltre a quello del carbone. Le associazioni sottolienano che non esistono filtri o tecnologie in grado di eliminare il pericolosissimo particolato ultrafine e i metalli pesanti prodotti da questo tipo di impianti e reneranno pubblici i risultati degli studi condotti dal Politecnico di Milano nel 2005, da cui è chiaramente emerso che il coincenerimento di CDR nei cementifici aumenta il coefficiente di tossicità per l'uomo da 37.7 a 95.5 (valore espresso in mg di toluene), praticamente triplicando i potenziali rischi per le popolazioni esposte.