sabato 18 settembre 2010

Dalla Regione stop ai megaimpianti solari ed eolici


Bari - "Basta grandi impianti per la produzione di energie rinnovabili: via libera a impianti più piccoli e meglio gestibili": è in sintesi quanto ha dichiarato il 16 settembre scorso il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel corso del convegno svoltosi alla Fiera del levante sul tema:"Energia 2020, quali protagonisti?". La Puglia è al primo posto in Italia per Kw prodotti da fonti rinnovabili quali eolico e solare ma, sempre più spesso, si assiste alla proliferazione selvaggia di enormi distese di pannelli solari o di pale eoliche che determinano la devastazione di migliaia di ettari di terreno. Contro questa pericolosa tendenza che finisce per favorire solamente i grandi gruppi industriali la Regione vuole mettere un freno, agevolando per il prossimo futuro la realizzazione di piccoli impianti per le necessità di condomini, ospedali, scuole, uffici. In questo modo si eviterebbe lo scempio del territorio attuato in nome di una politica energetica, quella che utilizza vento e sole per produrre energia, i cui fini sono certamente meritori. Anche per le centrali a biomasse, precisa Vendola , ci sarà una inversione di tendenza: la Regione intende obbligare le industrie che utilizzano le biomasse come conbustibile a utilizzare il 40% della materia prima necessaria a reperirla nel raggio di 70 km dalla sede dell'impianto. A questo scopo esiste una normativa regionale già in vigore che detta un quadro di regole certe in materia. Ma chi effettuerà i controlli?

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