sabato 13 novembre 2010

"L'incenerimento del CDR non è nocivo", ma pochi ci credono


A GALATINA IL RECORD DI TUMORI AL POLMONE IN ITALIA: I RISULTATI TRANQUILLIZZANTI DEL CONVEGNO NON CONVINCONO E MONTA LA POLEMICA

Galatina- Delusione tra gli ambientalisti per le conclusioni alle quali sono giunti i partecipanti al 2°Convegno sull'incenerimento dei rifiuti tenutosi a Galatina il 10 novembre scorso. Da giorni nella città e nei Comuni limitrofi le popolazioni sono in allarme per la possibilità, ventilata di recente, che il cementificio Colacem incenerisca la frazione secca dei rifiuti urbani denominata CDR e a tale scopo è stata avviata una raccolta di firme di protesta. Il Prof. Giorgio Assennato, direttore generale dell'agenzia di controllo dell'inquinamento ARPA ha infatti dichiarato nel corso del Convegno che non esistono evidenze scientifiche sulle effetti delle nonoparticelle liberate dagli inceneritori sulla salute. In merito alla proposta di ridurre al minimo la parte indifferenziata dei rifiuti urbani incentivando la raccolta differenziata porta a porta seguendo in questo gli esempi virtuosi di alcuni comuni del Nord come Vedelago in provincia di Treviso che ricicla il 99 per cento dei rifiuti urbani, a parere di Assennato nel Sud questi obiettivi non sono raggiungibili a causa delle diverse abitudini delle genti meridionali. Assennato dimentica, obiettano gli ambientalisti, che piccoli Comuni della Puglia come Zollino e Melpignano e le stesse frazioni di Galatina separano i rifiuti da tempo con il “porta a porta” con risultati eccellenti. Sempre nel corso del Convegno il Sindaco di Galatina, Giancarlo Coluccia ha poi sorpreso la platea informando che se il cementificio Colacem è spesso nell'occhio del ciclone per le minacce all'ambiente , altre minacce ancora più subdole vengono da altre aziende sparse nel territorio, più piccole e quindi meno controllate. “Ma come,” osservano gli ambientalisti, “se il Sindaco , cioè la massima autorità locale è a conoscenza di questi fatti, perché non interviene per bloccarli?”. Unica voce dissonante di un convegno che nelle sue conclusioni vorrebbe tranquillizzare le popolazioni circa i rischi dell'incenerimento del CDR è stata quella dell'oncologo Giuseppe Serravezza, presidente della Lega tumori di Lecce che ha reso noti i risultati di una ricerca del registro tumori salentino che ha riscontrato a Galatina e nei Comuni limitrofi una incidenza altissima di tumori al polmone tanta da far balzare la città ai primi posti nella non invidiabile classifica nazionale dei casi di cancro per numero di abitanti. Le fabbriche inquinanti non c'entrano niente? Ci si chiede. Sull'argomento si registra la presa di posizione del Comitato intercomunale”Non inceneriamo il nostro futuro” e del Comitato civico”Cambiamo aria” di Galatina che in una nota osservano come ”Ancora una volta, con questo convegno, si è data dimostrazione di come il cittadino è costretto alla misera e indegna condizione di pura e semplice CAVIA, con l'unica insufficiente e per nulla rassicurante promessa di “monitoraggio” a posteriori dopo che l'attivazione di micidiali processi industriali altamente inquinanti avrà causato devastanti e immancabili danni sanitari e ambientali pagati a carissimo e durissimo prezzo, come sempre, con la salute e la vita di tutti noi ".

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